Benvenuti in Sport + società polisportiva

Sport+ è la Società Polisportiva per la promozione e la diffusione dello Sport amatoriale e agonistico sul territorio della Valle Olona, dell'Altomilanese e di Varese e Provincia.

Sport+ è Sport per tutti: bambini e bambine, ragazze e ragazzi e adulti!
Sport+ è Sport come strumento di crescita e benessere psicofisico!

Sport+ è BASKET, VOLLEY, TENNIS, GINNASTICA RITMICA, GINNASTICA ARTISTICA, DANZA, GYM, ARTI MARZIALI e tanto altro ancora...Incontri e Corsi di Formazione, Progetti per Scuole e altri Enti Pubblici e Privati,attività estive e durante le altre vacanze scolastiche.

Etica

Abbiamo ricercato i criteri che secondo noi consentano agli individui di gestire adeguatamente il proprio operato nel rispetto degli altri individui e dei valori in cui crediamo. Il codice etico a cui facciamo riferimento è senz'altro un utile strumento per la verifica della condotta delle persone coinvolte in questa organizzazione, ma è soprattutto il punto di partenza per accrescere con entusiamo e competenza le nostre passioni sportive.

ART. 1 Il codice etico

Il Codice Etico della Società Polisportiva Dilettantistica Sport + (di seguito la Società) reca norme comportamentali che dovranno essere rispettate da tutti coloro che operano, sia su base volontaristica che professionistica, in seno alla Società nell’ambito delle rispettive competenze ed in relazione alla posizione ricoperta.

ART. 2 I destinatari

Il presente Codice regolerà il comportamento dei seguenti soggetti: atleti, allenatori/insegnanti, dirigenti accompagnatori e genitori degli atleti comunque iscritti alla Società. L’iscrizione alla Società comporta l’accettazione incondizionata del presente Codice. Copia del presente codice etico è portata a conoscenza di tutti i soggetti sopraindicati, indipendentemente dalla qualifica, richiedendone il necessario rispetto.

ART. 3 La Società

La Società deve operare nel pieno rispetto dell’ordinamento giuridico e sportivo vigente ed uniformare le proprie azioni e comportamenti ai principi di lealtà, correttezza e trasparenza. La Società si impegna a fare conoscere e ad applicare tutte le norme contenute nel presente codice, prevedendo sanzioni disciplinari nel caso di mancato rispetto delle stesse. La Società si impegna a sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport per tutti, valorizzandone i principi etici, umani ed il fair play.

ART. 4 Gli atleti

Tutti gli atleti devono perseguire il risultato sportivo ed il proprio successo personale nel rispetto dei principi previsti dal presente codice. In particolare, il rispetto dei valori sportivi ed il principio di solidarietà devono prevalere sul mero perseguimento del proprio successo.

Gli atleti si impegnano a:

  • praticare lo sport e ad osservare le sue regole attraverso la competizione corretta, impegnandosi sempre al meglio delle loro possibilità e delle loro condizioni psico-fisiche comportandosi sempre e comunque secondo i principi di lealtà e correttezza;
  • rifiutare ogni forma di doping;
  • astenersi da atteggiamenti, frasi o gesti che possano offendere gli avversari o i propri compagni di squadra/corso;
  • rispettare gli stessi, i loro staff tecnici e dirigenziali;
  • rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
  • adottare iniziative positive e/o comportamenti atti a sensibilizzare il pubblico delle manifestazioni sportive al rispetto degli atleti, delle squadre avversarie e dei relativi sostenitori;
  • rendersi disponibili a partecipare ad ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo.

ART. 5 Gli allenatori/insegnanti

Gli allenatori/insegnanti devono trasmettere ai propri allievi valori come rispetto, sportività, civiltà ed integrità che vanno al di là del singolo risultato sportivo e che sono il fondamento stesso dello sport.

Tutti i tecnici della Società devono essere portatori di questi valori e rappresentare un esempio per i propri atleti. Il comportamento degli allenatori/insegnanti, dunque, deve essere sempre eticamente corretto nei confronti di tutte le componenti: atleti, genitori degli atleti, colleghi, arbitri, dirigenti, tifosi e mezzi di informazione.

I tecnici sono presi ad esempio dai giovani come modelli di comportamento e devono comprendere la pesante influenza che parole ed atteggiamenti hanno nei confronti degli atleti che compongono la loro squadra. Per tale ragione i tecnici devono considerare come propria responsabilità la trasmissione di questi valori morali impegnandosi al rispetto dei seguenti principi:

  • promuovere lo sport e le sue regole esaltandone i valori etici, umani ed il fair play;
  • rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
  • rispettare tutti gli atleti, sia della squadra propria che di quelle avversarie, evitando atteggiamenti, frasi o gesti che possano offenderli;
  • sostenere e partecipare ad ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo.

Al centro del nostro progetto associativo ci sono bambini/e, ragazzi/e e atleti/e della Società; essi sono i protagonisti assoluti dell’attività e tutte le azioni degli istruttori devono andare incontro ai loro bisogni.

ART. 6 I genitori degli atleti/e

La condotta dei genitori degli atleti/e durante gli allenamenti e soprattutto durante le gare deve essere basata sul principio che lo sport serve essenzialmente ad educare i giovani alla convivenza civile, al rispetto dell’avversario ed alla condivisione dello spirito del gioco. Il tifo e l’entusiasmo non deve mai mirare ad ostacolare o infastidire i partecipanti.

I genitori degli atleti/e, pertanto, si impegnano a:

  • non esercitare pressioni psicologiche eccessive sugli atleti/e per il perseguimento dei soli risultati sportivi;
  • astenersi da atteggiamenti, frasi o gesti che possano offendere gli atleti in campo e gli allenatori/insegnanti;
  • rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
  • evitare discussioni tecniche con gli allenatori/insegnanti, ai quali viene affidata ogni responsabilità in tal senso: eventuali osservazioni potranno essere riportate ai rappresentanti di squadra o degli organi direzionali che provvederanno a chiarire ogni possibile malinteso;
  • mantenere un comportamento responsabile verso i sostenitori avversari evitando atteggiamenti, frasi o gesti che possano offenderli.

ART. 7 I dirigenti

I dirigenti della Società devono impegnarsi ad adeguare il proprio operato ai principi del presente Codice Etico ed impegnarsi a farlo conoscere a tutti gli atleti/e, i tecnici ed i genitori.

I dirigenti della Società devono:

  • vigilare sul rispetto delle norme in esso previste;
  • pronunciarsi sulle violazioni ed adottare eventuali azioni disciplinari;
  • esprimere pareri in merito a scelte di politica societaria e conseguenti procedure al fine di garantirne la coerenza con le disposizioni del Codice Etico;
  • procedere alla periodica revisione del codice.

ART. 8 Azioni disciplinari

L’obiettivo della Società è quello di educare allo sport e di formare, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare. Eventuali violazioni del Codice da parte di chiunque saranno valutati dal Consiglio Direttivo della Società che, sentite le testimonianze di tutte le parti in causa, deciderà eventuali azioni disciplinari da intraprendere.

La sanzione deve essere decisa in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia.

Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse non solo nei locali in cui si svolge l’attività sportiva, ivi compresi gli spogliatoi, ma anche fuori dall’ambito della palestra, ma che siano espressamente riconducibili a fatti ed eventi che possano avere una forte ripercussione nell’ambiente o nell’attività della Società. La convocazione dei genitori degli atleti non deve configurarsi come sanzione disciplinare ma come mezzo di informazione e di accordo. Le sanzioni possibili sono le seguenti:

  • Richiamo verbale non ufficiale: a questa sanzione, per le mancanze di minore entità commesse dagli atleti, possono fare ricorso direttamente anche gli allenatori/insegnanti o dirigenti in virtù del ruolo che a loro viene riconosciuto di educatori e di esempio per i più giovani;
  • Richiamo ufficiale verbale o scritto.
  • Sospensione dall’attività per un periodo di tempo.
Questi ultimi due tipi di sanzione possono essere decise solamente dal Consiglio Direttivo, sentite tutte le testimonianze.

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